Tagliare l’erba del prato

Perchè il prato si mantenga inalterato nel tempo è necessario sottoporlo a cure periodiche. Più precisamente, la manutenzione del prato richiede due ordini di interventi: ordinari e straordinari. La manutenzione ordinaria del prato richiede operazioni quali taglio, irrigazione, concimazione e risemina, mentre rientrano nella manutenzione straordinaria operazioni quali diserbo, difesa fitosanitaria, sabbiatura, aerazione, rigenerazione e sostituzione di parte del manto erboso.

Oggi ci occuperemo di uno degli interventi ordinari più delicati, ovvero il taglio (o sfalcio) dell’erba.

Tagliare l’erba del prato è l’operazione che richiede maggior cura e attenzione; se l’erba viene sfalciata in malo modo questo può pregidicare la bellezza e la salute del manto erboso. Poichè serve sia a regolare la lunghezza delle foglie sia a indurre lo sviluppo vegetativo degli steli, il taglio, se fatto bene, permette di ottenere i seguenti risultati:

  • sviluppo di nuovi germogli e radici;
  • infittimento del manto;
  • limitazione dello sviluppo di piante infestanti.

Attenzione quindi a non asportare mai più di un terzo della lamina fogliare e a praticare il taglio sopra il colletto e il primo internodo del fusto.

Per sfalciare l’erba del prato vi potete avvalere di due tipologie di falciatrici: a taglio rotativo e a taglio elicoidale.

Le falciatrici a taglio rotativo hanno un costo più accessibile e permettono una buona regolazione dell’altezza del tappeto erboso, tuttavia non garantiscono un taglio perfetto; la lamina fogliare appare infatti sfilacciata e può assumere un colorito giallognolo. Diverso è per le falciatrici a taglio elicoidale che, a fronte di un costo maggiore per l’acquisto, sono dotate di un sistema di cilindri che permette un taglio perfetto e una migliore difesa dai parassiti.

In ogni caso, sappiate che con il tempo, a causa dei ripetuti tagli, sotto il colletto dell’erba tenderà a formarsi il cosiddetto feltro, ovvero uno strato spesso circa due millimetri di materiale vegetale in decomposizione, che rischierà di sopraffare il manto erboso. Per eliminarlo si interviene praticando un taglio verticale del tappeto erboso (il verticut) con un’apposita macchina dotata di rulli con lame a coltello verticale o manualmente con attezzi simili a rastrelli ma dotati di denti molto affilati.

Questa operazione, nota anche come scarificazione del prato, si rende necessaria in genere dopo due-tre anni dalla sua posa.

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