Saranno rinnovabili le energie del futuro

Nell’ambito di uno studio avente per oggetto l’individuazione dei futuri trend di sviluppo nel campo dell’ambiente e dell’energia, l’azienda statunitense Frost & Sullivan, la società globale di consulenza e leader indiscussa nel panorama mondiale delle ricerche e delle analisi di mercato, ha recentemente reso noti i risultati di tale studio, in base ai quali sono stati individuati 3 scenari predittivi dei futuri sviluppi che caratterizzeranno questi settori nel breve-medio periodo (2012-2018).

La prima tendenza, a detta degli analisti, sarà quella caratterizzata dalla sempre più spinta convergenza fra i settori dell’ambiente e dell’energia e fra questi e i settori dell’automazione industriale e quelli delle tecnologie di comunicazione e dell’informazione. Tale possibilità, rappresenta, infatti, un elemento di novità rispetto alla situazione attuale che vede, invece, questi comparti ben separati, soprattutto sotto il profilo commerciale e di mercato. In altri termini, in futuro assisteremo a una collaborazione sempre più spinta fra questi settori che si rifletterà non solo nel settore della ricerca e dello sviluppo, ma darà anche il via a delle sinergie che saranno offerte sul mercato a favore dei consumatori. A titolo di esempio, basti pensare al recente grande sviluppo dell’industria automobilistica delle vetture elettriche. Questo mercato ha provocato, di riflesso, un aumento degli investimenti nel mercato della produzione e della vendita delle batterie e degli accumulatori di questo particolare tipo di automobili, e quello dei sistemi d’immagazzinamento e di distribuzione (colonnine) dell’energia.

Sul fronte dell’analisi del mercato delle energie rinnovabili, gli analisti della Frost & Sullivan hanno ipotizzato il verosimile realizzarsi di una seconda tendenza futura che vedrà un sicuro aumento della richiesta di energia eolica che andrà di pari passo con un analogo incremento della domanda di energia fotovoltaica. Tuttavia, sul lato dell’offerta, almeno per quanto riguarda il mercato europeo, le potenzialità di sviluppo riguarderanno principalmente il settore eolico poiché le industrie del vecchio continente sono quelle che, per tradizione e dimensioni produttive, temono meno la concorrenza del mercato asiatico, che è quello che in questi ultimi anni ha conosciuto un tasso di sviluppo più accentuato a livello mondiale. Per quanto riguarda il fotovoltaico, invece, la situazione prospettata dalla Frost & Sullivan è esattamente l’opposto. Infatti, la tecnologia e i processi produttivi per costruire le celle fotovoltaiche vedono il mercato cinese in forte ascesa e potenzialmente in grado di monopolizzare l’intero mercato mondiale in virtù dei suoi bassi costi di produzione dovuti alla semplice riconversione a favore del fotovoltaico delle attuali numerosissime industrie, perlopiù di medie e piccole dimensioni, attualmente dedite alla produzione su commissione di componenti elettroni e computerizzati.

Infine, il terzo scenario futuro prevede un forte sviluppo dei sistemi di produzione di piccola scala di energia rinnovabile. Quest’analisi trae il suo fondamento dalla considerazione che l’impiego di tale tipo di energia si risolve, per il consumatore finale, in un considerevole risparmio economico rispetto all’acquisto di energia dalle fonti tradizionali. Conseguentemente, in questo momento di congiuntura economica che a livello mondiale non può di certo dirsi favorevole, ogni opportunità di risparmio, specialmente a livello domestico nella vita di tutti i giorni, alimenta una richiesta che il mercato delle energie rinnovabili sarà pronto in futuro a soddisfare.

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