La mia casa ecologica: dove costruirla?

 

Il primo passo da compiere verso la costruzione dell’ecocasa perfetta è proprio la scelta del luogo in cui essa sorgerà: l’individuazione del terreno giusto, privo di fratture geologiche e l’assenza di corsi d’acqua sotterranei che alla lunga finirebbero per destabilizzare l’intera struttura; la presenza o meno di gas naturali radioattivi; l’esistenza di faglie geologiche, fonte di raggi gamma, alla lunga dannosi; evitare zone con alterazioni del campo magnetico; allontanarsi dalle linee di trasmissione di energia quali elettrodotti e cavi interrati; ed inoltre, semplicemente, misurare il livello di umidità, ventosità ed esposizione ai raggi solari di una determinata area. Già a monte è quindi importante stabilire il punto esatto in cui gettare le fondamenta, onde scongiurare disturbi futuri che potrebbero manifestarsi a causa delle radiazioni naturali, causate ad esempio dalla presenza nel terreno di materiale tufaceo e vulcanico: insonnia, mal di testa, nervosismo ed instabilità emotiva sono solo alcune delle patologie causate da una scelta errata o approssimativa del terreno edificabile. Anche l’orientamento della casa riveste un ruolo fondamentale. Attraverso l’analisi geologica del terreno oggi è possibile effettuare approfondite ricerche in modo semplice e veloce. E’ possibile misurare le radiazioni naturali del terreno per stabilirne il grado di tollerabilità sul medio e lungo periodo, nonché individuare le fonti di disturbo esterne generate dall’uomo, come i trasporti e le telecomunicazioni. E se la casa fosse già costruita? In questo caso occorrerà mettere in atto qualche tecnica in grado di attenuare l’interferenza esterna. E’ importante dotare la propria abitazione di una schermatura in grado di ridurre in modo sensibile sia le radiazioni naturalmente emanate dal terreno, sia quelle scaturenti dalle attività umane.

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