Far ripartire l’immobiliare contro il calo di mutui e finanziamenti

Per far sì che il mercato immobiliare riprenda a crescere occorrono maggiori possibilità di accesso al credito nonché la previsione di incentivi e di agevolazioni al prestito. Questo il nodo cruciale da sciogliere affinché il mercato immobiliare riprenda a crescere.

Il costante calo dell’erogazione dei mutui conferma invece il trend opposto. Se nel 2011 si è registrata una contrazione dei prestiti ipotecari pari al 31% (fonte: il sole 24 ore) tale risultato non è certo migliorato nel corso del 2012.

Ad ostacolare l’accesso al credito contribuisce senza dubbio la continua crescita dei tassi d’interesse bancari, attualmente mediamente fissati tra il 3,4 ed il 3,5% considerando sia tassi fissi che tassi variabili.

La maggior parte degli istituti di credito inoltre concede prestiti e finanziamenti soltanto per circa il 60 – 65% della spesa totale necessaria per rilevare l’immobile, chiedendo inoltre forti garanzie fideiussorie (in particolare,  subordinando la stipulazione del contratto di mutuo al possesso, da parte del beneficiario, di un contratto di lavoro a tempo indeterminato).

Se gli istituti di credito non saranno in grado di fornire condizioni di accesso ai finanziamenti migliorative rispetto alle attuali e non freneranno la tendenza al rialzo dei tassi di interesse debitori, senza dubbio il mercato immobiliare impiegherà molto più tempo per ripartire – pur sempre ammesso che la domanda di mattone in qualche modo si risollevi.

Occorre quindi uno sforzo comune di venditori, finanziatori e consumatori per uscire da questo circolo vizioso che rischia alla lunga di soffocare questo importante settore commerciale.

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