Bioedilizia e terremoto in Italia: l’impiego del legno

Un’edilizia attenta all’ambiente, a garanzia della sicurezza, dell’agibilità e della vivibilità degli edifici non è più un’utopia ma una necessità. I recenti avvenimenti che stanno scuotendo l’Italia ne sono un esempio evidente: la prevenzione spesso è la scelta più importante ed incisiva per scongiurare gravi e tristi situazioni che, almeno in parte, avrebbero potuto essere evitate.

Il legno, materiale ecosostenibile per eccellenza, è anche la materia prima ottimale da impiegare nella costruzione di edifici ed abitazioni da collocarsi in zone qualificate come sismiche: la sua resistenza, la sua deformabilità,  flessibilità – che gli permette di sostenere spinte rilevanti e di eseguire una libera oscillazione – e la sua leggerezza garantiscono un alto livello di protezione all’ambiente ed ai suoi abitanti. Il suo basso grado di rottura, dovuto appunto alla sua elasticità ed adattabilità, gli permettono di resistere alle scosse più violente, per poi ritornare in breve tempo alla forma iniziale. L’impiego del legno, oltre ad essere ecosostenibile, è anche economico: utilizzato in alternativa ad altri materiali, quali ad esempio il cemento ed i mattoni, consente di realizzare costruzioni di alta qualità a costi decisamente inferiori.

Al legno poi è possibile aggiungere senza problemi di aumento di volume e di peso altro tipo di materiale isolante, utile al fine di edificare stanze al riparo dall’inquinamento acustico ed atmosferico. Purtroppo il suo impiego in Italia è ancora limitato, in parte per disinformazione, in parte per pregiudizio persistente; ma si spera che, a seguito dei recenti eventi catastrofici, questa soluzione registri finalmente un movimento in controtendenza.

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